top of page
  • Estefano Tamburrini

Verso un'ecologia della vita quotidiana

Aggiornamento: 31 ott 2022

«Creare uno spazio per l’altro» e «dare tempo all’altro»: sfida che Caritas diocesana ha voluto fare propria organizzando, per giovedì 3 e venerdì 4 novembre, due momenti di confronto volti a costruire una comunità più coesa, aperta e inclusiva.



«Non si può servire da soli; il servizio comporta una rete di relazioni» scrive l’arcivescovo nella Lettera pastorale «Le ragioni di Marta», pubblicata lo scorso 14 settembre. Una verità tratta da quel «Dille che mi aiuti», che Marta rivolge a Gesù per esprimere tutta la sua fatica. Ne seguirà il rimprovero dell’ospite, che ha la valenza di un invito: quello di porsi in ascolto, come Maria, che «Si è scelta la parte migliore».

Perché senza l’ascolto non è possibile praticare l’ospitalità, che consiste nel «condividere la casa e il cibo», come affermato da Luciano Manicardi in un suo commento sul Vangelo.

Si tratta di «creare uno spazio per l’altro», di «dare tempo all’altro»: sfida che Caritas diocesana ha voluto fare propria organizzando, per giovedì 3 e venerdì 4 novembre, due momenti di confronto volti a costruire una comunità più coesa, aperta e inclusiva. Qui uno degli orientamenti pastorali del progetto 8xmille Cei «Città abitabile – verso un’ecologia della vita quotidiana».

L’appuntamento di giovedì 3 novembre si terrà alle 18 nella parrocchia di Santa Caterina, che ospiterà docenti, dirigenti scolastici, rappresentanti delle istituzioni locali e di agenzie educative: una riflessione sulle risorse e criticità della nostra comunità educante.

L’incontro s’inserisce nell’itinerario cittadino condotto dal Professore Alessandro Tolomelli, ordinario di Pedagogia generale e sociale presso l’Università di Bologna, e vuole dare continuità al confronto che si è tenuto lo scorso 28 settembre nella parrocchia di San Giovanni Evangelista.

Sarà sempre San Giovanni Evangelista ad ospitare, venerdì 4 novembre, alle 18, l’assemblea delle Caritas parrocchiali che rifletteranno insieme sui temi della casa e del cibo: esperienze di fraternità utili a «costituire un noi che abita la Casa comune», come scritto da Papa Francesco nella Fratelli tutti (n. 17).

All’incontro interverranno il Vicario generale Giuliano Gazzetti, il direttore di Caritas diocesana Eros Benassi e il Professore Luigino Bruni, ordinario di Economia politica presso l’Università Lumsa. L’occasione sarà preziosa per condividere, insieme agli operatori delle Caritas parrocchiali, gli apprendimenti ottenuti nella prima fase di Città abit-abile: ricerca-intervento realizzata da Caritas diocesana sotto la supervisione della Professoressa Luisa Orrù, del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata dell’Università di Padova. Dal mese di gennaio, Città abitabile ha raccolto voci e rappresentazioni di 170 persone di età e provenienze differenti sul problema abitativo nel Quartiere Crocetta- Sacca.

È a partire da queste voci che, nel 2023, il progetto avrà l’obiettivo di promuovere una prassi per la gestione delle soluzioni abitative in ottica di una responsabilità sociale condivisa nel Condominio Prato Verde.

Una prassi comunitaria che coinvolgerà i singoli cittadini (inquilini e proprietari), parrocchie, scuole e attività commerciali del quartiere, oltre al Comune di Modena, i Servizi sociali territoriali, ed altre colonne importanti nell’Architettura dei servizi che il progetto mira a costruire nel lungo periodo. Tale architettura è sinonimo della rete di relazioni di cui parla l’arcivescovo Castellucci nella sua lettera pastorale; ed è in stretta relazione con le finalità del Progetto «Educarci nella Comunità », finanziato dal «Bando Personae 2021» della Fondazione Cassa di Risparmio. Il progetto, che vede già protagoniste le Caritas parrocchiali, ci aiuterà ad orientare una riflessione sul tema del cibo, che tocca molteplici aspetti dell’esperienza umana: dal rapporto con il proprio corpo alle relazioni sociali ed economiche, ravvicinando la dimensione locale a quella più globale, della Casa comune.


bottom of page