Oltre cinquanta persone si sono riunite, venerdì 16 dicembre, presso la Palazzina Pucci, in occasione della "Festa del Laboratorio Crocetta": titolo che evoca la sede fisica del Progetto "Fiducia nella Città", ideato e realizzato da Caritas Diocesana nelle annualità 2021/22.
Nel pomeriggio le proposte educative e culturali promosse in "Fiducia nella Città" sono state raccontate dalla voce di operatori e cittadini coinvolti nei due anni di progetto. Destinatari del progetto pensati e divenuti attori e co-autori, a rappresentare quella comunità da attivare, stando all’obiettivo primario del percorso pastorale affrontato in due questi anni.
È stata ricordata l'importanza dell'effettività dei diritti che Caritas diocesana ha voluto promuovere attraverso proposte all'interno del contesto territoriale come “Teddy per il Quartiere Crocetta”, laboratorio estivo rivolto a bambini e bambine della fascia d’età compresa dai 6 a 11 anni, chiamati ad “essere e diventare cittadini del proprio territorio”; “MusicandoLab”, itinerario di espressività finalizzato a facilitare la comunicazione e l’ascolto tra genitori e bambini, “perché se non ci si occupa dei cittadini del domani, non si può parlare di Fiducia nella città” affermano gli operatori Caritas; “Vivi il Parco XXII Aprile”, iniziativa nata per trasformare gli spazi del quartiere in luoghi di cultura, di incontro con l’altro prossimo.
Iniziative, tutte, che si ricongiungono in un percorso pastorale più ampio: un itinerario di animazione arricchito dalla ricerca-intervento “Città Abit-Abile”, che ha raccolto le voci e le rappresentazioni di 170 abitanti, di 17 nazionalità diverse attorno al problema abitativo.
"La Festa Del Laboratorio Crocetta" è stata un'occasione preziosa per raccontare anche delle buone notizie, come suggerito da alcune docenti dell’IC-10. Quelle notizie che fanno fatica a trovare spazio nelle prime pagine, come afferma l’Arcivescovo Castellucci.
Sfida complessa, se intrapresa nel Quartiere Crocetta-Sacca, spesso rappresentato come "problematico" da analisi parziali, prive di contatto fisico (LS.49). Sfida che richiederà futuri confronti, come ha affermato l’Assessora Pinelli.
Uno spunto emerso più volte durante l'incontro riguarda l’importanza di essere una comunità educante: quella comunità in cui, “nessuno educa nessuno, nessuno si educa da solo, ma gli uomini si educano insieme, con la mediazione del mondo”, come ricordato dal vicedirettore Federico Valenzano citando Paulo Freire, pedagogista brasiliano nel famoso testo "La Pedagogia degli oppressi".
Caritas ha potuto ricevere da tutti i presenti una riconoscenza che ha stupito e commosso: "cittadini, professionisti, istituzioni hanno mostrato sincera gratitudine e vicinanza con la loro presenza: un segnale molto positivo, che rafforza i nostri legami nella comunità, e ci fa scoprire che si viene animati da essa in una logica di reciprocità".
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