i ricavi destinati a Caritas diocesana per la gestione dell'emergenza Ucraina
La civiltà ha fatto un passo decisivo, forse il passo decisivo per eccellenza, il giorno in cui lo straniero, da nemico («hostis»), è divenuto ospite («hospes»).
Con queste parole il teologo francese Jean Daniélou – nominato cardinale sotto il pontificato di Paolo VI – ricorda il mandato di ogni persona nel suo pellegrinaggio sulla terra: accogliere, come gesto di pace che mira a scolpire l’umanità affinché resti tale, soprattutto di ostilità.
Riconoscere l’umano come ospite laddove, per ragioni ingiustificabili, è stato trattato da nemico, comporta un gesto rivoluzionario in questo tempo di difficoltà. Gesto che la Chiesa di Modena compie all’unisono, avvalendosi da strumenti di pace e fratellanza come la musica. Così è stato fatto dalla Cappella Musicale del Duomo in occasione del concerto tenutosi domenica 3 aprile presso la chiesa del Voto. Un concerto organizzato al fine di sostenere l’impegno di Caritas diocesana in risposta all’emergenza Ucraina. Tale impegno si traduce nella promozione delle accoglienze diffuse nel territorio diocesano e nell’allestimento di dispositivi di accompagnamento, ascolto e inclusioni rivolti alle persone che, dal 24 febbraio ad oggi, raggiungono il nostro territorio in fuga dal conflitto.
L’appello ha avuto un riscontro molto positivo da parte della cittadinanza, che ha risposto con una numerosa partecipazione all’evento. Una volta concluso il concerto, è stata effettuata una colletta il cui ricavato è stato interamente devoluto a Caritas diocesana per la prosecuzione dei progetti in corso. Questo atto di collaborazione mira all’attivazione della comunità come soggetto attivo dell’accoglienza diffusa promossa da Caritas diocesana.
Con il concerto di domenica scorsa si conclude la rassegna «MusicalVoto», tenutasi ogni domenica di Quaresima presso la chiesa del Voto. Sotto la direzione del maestro Daniele Bononcini, «MusicalVoto» ha offerto al pubblico un itinerario musicale arricchito da concerti e prove aperte al pubblico.
Quella del 3 aprile è stata anche un’occasione preziosa per rafforzare i legami di fraternità che uniscono la Chiesa di Modena. Soprattutto alla luce di un’emergenza che, dal 24 febbraio ad oggi, ha visto arrivare otre 3mila persone ucraine nel nostro territorio. Tale sfida richiede l’investimento delle migliori energie da parte della Comunità ecclesiale, oggi chiamata a farsi prossima ed accogliere coloro che scappano dall’inutile strage che si consuma in Ucraina.
Ad oggi, Caritas ha ricevuto circa 70 disponibilità da parte di persone e famiglie di buona volontà grazie alle quali è stato possibile accogliere realizzare circa venti accoglienze diffuse nella provincia di Modena. In continuità con le linee guida della Conferenza episcopale italiana (Cei), le accoglienze diffuse hanno l’obiettivo di promuovere una conoscenza più approfondita delle famiglie accolte per un periodo di circa tre mesi. A tal fine, la famiglia ospitante si fa carico di una famiglia ospitata attivando reti di comunità che favoriscano la partecipazione della persona nel territorio.
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